Due a zero e 84 – 54 finale. Poteremmo sintetizzare numericamente così la sfida del “Palasport Primo Carnera”. Nella seconda partita valida per il quarto di finale playoff, i friulani riescono a trovare facilmente la via della vittoria contro una San Severo, bisogna ammetterlo, brutta e poco reattiva sin dal primo minuto. Quando si analizza una sconfitta bisogna prendere consapevolezza che qualcosa è mancato ed oggi, purtroppo, nulla è andato come si sperava: dal roboante punteggio all’atteggiamento eccessivamente morbido fino alla, a dir poco, pesantissima assenza dell’americano Ty Sabin. Al netto delle palesi negatività, la causa della sconfitta dev’esser semplicemente tributata alla potenza dei padroni di casa per la serenità con la quale hanno condotto una sfida che, vista la portata, si presentava non scontata. Nel dettaglio del match si è constatata, da subito, la voglia dei bianconeri di indirizzare la partita nei versi giusti: undici i punti di distacco già nel primo quarto (tra l’altro con sette uomini a referto da una parte e soltanto tre dalla sponda dauna) e ventuno nella seconda frazione. All’Apu è bastato semplicemente controllare senza mai adagiarsi sugli allori, soffrendo solo qualche folata dell’ottimo Lorenzo Tortù (MVP di serata ed autore di 19 punti) e continuando a spingere nel secondo tempo per guadagnarsi il referto rosa.
La situazione è chiara: si parte dal doppio vantaggio per Udine; un avversario già abbondantemente descritto che, ugualmente per la trasferta, parte con i favori del pronostico. La storia insegna, però, che quando sembra tutto scritto, in realtà si cela sempre qualche intoppo dietro l’angolo pronto a riscrivere i destini. Non sappiamo l’esito di gara3, ma abbiamo due certezze: la prima è l’attitudine sicuramente diversa, più positiva e propositiva rispetto all’odierna e la seconda riguarda i tifosi. L’Allianz Pazienza affronta, al “Falcone Borsellino”, per la prima volta nella sua ‘vita’ un quarto di finale playoff ed i supporters gialloneri hanno sempre manifestato la loro vicinanza e lo faranno venerdì senza ombra di dubbio. Pochi fronzoli, dunque, se l’Apu vorrà garantirsi la semifinale dovrà vedersela con dieci uomini inferociti e con migliaia di tifosi pronti a far battaglia; il “sesto uomo” è pronto. E anche noi.
GARA – I rispettivi allenatori si fidano dei seguenti cognomi: Cappelletti, Nobile, Ebeling, Antonutti e Walters contro Sabatino, Pepper, Piccoli, Tortù e Moretti. I primi minuti del match, come spesso accade, sono di studio tra le due squadre; Piccoli ruba i primi due possessi dei padroni di casa ma in attacco l’Allianz Pazienza, complice anche la pesantissima assenza di Sabin, produce pochissimo e sebbene l’Apu abbia ancora un impatto pressoché normale, i punti di stacco tra le due squadre sono già numerosi: 20-9. No, la Cestistica non c’è. Lo dimostrano i canestri a ripetizione che Tortù e company subiscono, esplicando non solo una fragilità difensiva ma anche la pochezza in attacco al netto di un tabellone che, in dodici minuti giocati, è fermo a nove lunghezze. Il quintetto bianconero (che cambia quasi ogni possesso per la profondità) gioca a memoria ed in scioltezza e regala spettacolo ai tifosi presenti, arrivando ad un parziale che sembra già una sentenza: 50-29. Dalla pausa lunga si ritorna ed è già in due minuti 55-29 che, tradotto, significa 5-0 per Udine. I dati, ahinoi, parlano e raccontano di una squadra che continua a produrre a ritmi elevatissimi senza mai risultare presuntuosa e che arriva in area avversaria ma, quando c’è da concretizzare, tutto è vanificato. A produrre fieno in cascina è il solo Lorenzo Tortù, abile nello sfruttare gli assist preziosi offerti dai compagni, tuttavia le giocate del singolo non bastano per ridurre un gap ampio, troppo ampio: 73-51. Falli sistematici, timeout per smorzare l’inerzia e l’ondata friulana, errori di costruzione e conclusioni frenetiche. È la sintesi di un ultimo quarto che non ha molto da dire, tranne per le statistiche individuali e l’aumento di minutaggio dei componenti meno utilizzati da entrambe i roster. Le lancette scorrono veloci e arriva puntale la sirena: 84-54. Vince meritatamente l’Apu Hold Wild West Udine.
PROSSIMO APPUNTAMENTO – Casa è sempre casa e possiamo solo immaginare lo scenario di venerdì. Il “sipario” è alle ore 21 per uno “spettacolo” – dentro e fuori il parquet – assicurato.
IL TABELLINO – Apu Old Wild West Udine – Allianz Pazienza San Severo 84-54 (20-9, 30-20, 23-22, 11-3)
Apu Old Wild West Udine: Alessandro Cappelletti 11 (3/5, 1/3), Michele Antonutti 10 (4/5, 0/2), Francesco Pellegrino 10 (4/8, 0/0), Michele Ebeling 9 (3/4, 1/2), Federico Mussini 9 (2/3, 1/2), Brandon Walters 8 (4/7, 0/0), Nazzareno Italiano 8 (0/0, 2/3), Marco Giuri 7 (0/1, 1/5), Ethan Esposito 7 (2/4, 0/0), Vittorio Nobile 5 (1/2, 1/2), Marco Pieri 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 17 / 23 – Rimbalzi: 45 6 + 39 (Nazzareno Italiano, Ethan Esposito 8) – Assist: 16 (Alessandro Cappelletti 5)
Allianz Pazienza San Severo: Lorenzo Tortu 19 (6/10, 1/1), Dalton Pepper 11 (2/8, 1/7), Antonino Sabatino 7 (3/6, 0/3), Alessandro Bertini 5 (1/4, 0/0), Samuele Moretti 4 (2/6, 0/0), Tommaso De gregori 4 (0/4, 1/1), Matteo Piccoli 2 (1/2, 0/3), Michele Serpilli 2 (1/5, 0/5), Gabriele Berra 0 (0/3, 0/3), Goce Petrushevski 0 (0/0, 0/1), Ty Sabin 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 13 / 18 – Rimbalzi: 28 10 + 18 (Michele Serpilli 6) – Assist: 7 (Lorenzo Tortu, Dalton Pepper, Alessandro Bertini, Samuele Moretti, Matteo Piccoli, Michele Serpilli, Goce Petrushevski 1)
FOTO: Cesare di Sanno
Ciro Mancino
Ufficio Stampa Cestistica Città di San Severo