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ANAC PUNTA I FARI SU ALIDAUNIA

Anac accende i riflettori su Alidaunia. L’Autorità nazionale anticorruzione ha nominato un commissario che per i prossimi sei mesi dovrà supervisionare la società foggiana. Il provvedimento è stato disposto lo scorso 26 aprile dal Prefetto di Foggia, Maurizio Valiante su proposta del presidente di Anac formulata lo scorso 3 aprile con la quale si chiede l’applicazione delle misure straordinarie anticorruzione nei confronti dell’impresa foggiana.
Nominato il legale, si tratta dell’avvocato Flora Caputi «esperto» per sovraintendere all’attività della Alidaunia nei confronti della sanità pugliese.
Non si tratta di un vero e proprio commissariamento ma di un provvedimento di monitoraggio che scatta, in base alla legge, quando un’impresa appaltatrice della pubblica amministrazione è al centro di indagini che riguardano appalti.
L’appalto per l’elisoccorso in Capitanata, uno dei più importanti appalti della sanità in Puglia, bloccato nel 2020 dopo l’inchiesta giudiziaria che a dicembre 2021 è sfociata nell’arresto dell’ex direttore generale dei Riuniti, Vitangelo Dattoli, e degli ex vertici della Alidaunia, che in Puglia da oltre 10 anni detiene il monopolio.
Tutto parte dall’inchiesta «Icaro», di recente approdata davanti al Tribunale di Foggia. Una gara che vale più di 50 milioni di euro, e che sta per essere aggiudicata dalla Asl Foggia unico concorrente che ha presentato l’offerta. Proprio questa coincidenza ha fatto scattare i controlli e per questo il presidente di Enac, Giuseppe Busia ha disposto l’applicazione delle misure straordinarie anticorruzione.