Un comunicato stampa per ribadire il loro interesse per il Foggia ma allo stesso tempo per dire che per la cessione del club, che il gruppo Di Matteo-Catena ha messo da mesi nel mirino, si sarebbero sentiti chiedere un milione di euro da parte dell’attuale patron Nicola Canonico. Proprio Nicola Di Matteo provò a rilevare il titolo sportivo del Foggia nel 2019, in quell’occasione però il sindaco dell’epoca, Landella, gli preferì Roberto Felleca e Maria Assunta Pintus. Di Matteo e Catena hanno detto la loro in una lunga nota, che pubblichiamo integralmente:
“Siamo molto amareggiati per l’epilogo di una trattativa che credevamo potesse realmente andare a buon fine. Eravamo fortemente interessati a rilevare la maggioranza delle quote del Calcio Foggia 1920, le nostre intenzioni sono serie, accompagnate da un progetto solido finalizzato al rilancio tecnico e finanziario della squadra. Ma le carte in tavola sono state cambiate. Abbiamo avuto un incontro con il presidente Canonico, presso la sede della sua azienda a Modugno, nella prima decade dello scorso dicembre per presentare la nostra manifestazione di interesse. I parametri erano stati già impostati e prevedevano l’accollo della debitoria e la sostituzione delle garanzie fideiussorie. Nelle successive interlocuzioni, però, il colpo di scena. Oltre a quanto già pattuito, ci è stato chiesto anche il versamento di un milione di euro per l’acquisizione della maggioranza della Corporate. A queste condizioni non abbiamo potuto proseguire la trattativa. A questo punto, immaginiamo che anche la trattativa con il gruppo di Cerignola si sia arenata per le stesse motivazioni. Tutto ciò ci amareggia e desta non poche perplessità, soprattutto dopo aver ascoltato le dichiarazioni di Emanuele Canonico, vicepresidente del Foggia nonché figlio del presidente, che in una nota trasmissione andata in onda su Telefoggia il 27 dicembre scorso, ha ribadito a più riprese la disponibilità della proprietà a cedere le quote in cambio della sola sostituzione delle garanzie fideiussorie oltre all’accollo della debitoria, senza chiedere nient’altro. «È sempre stato così […] Per me saranno tutti dei chiacchieroni […] fino a quando le persone non vengono con la fideiussione o assegno circolare a garanzia dei soldi messi da mio padre come polizza fideiussoria per il campionato», le sue parole. Noi di certo non siamo dei chiacchieroni, perché la nostra offerta è seria. La cosa certa è che le dichiarazioni del vicepresidente evidentemente non collimano con quanto confermatoci dal presidente Canonico in una call tenuta ieri mattina, nel corso della quale ci è stata confermata la richiesta di 1 milione di euro, corrispondente alla cifra versata come finanziamento soci. Una situazione che riteniamo quanto meno singolare, nella quale il presidente e padre smentisce ciò che dice il vicepresidente e figlio. La mano destra che non sa che cosa fa la sinistra. Non abbiamo nulla contro il signor Canonico, che evidentemente non ha tutta questa voglia di lasciare il Foggia, ma è giusto che si faccia chiarezza una volta per tutte, soprattutto per il bene della piazza. Noi siamo pronti a rilanciare la squadra, nonostante la situazione tecnica attuale e una debitoria non irrisoria. Restiamo in attesa”